A
Stroll Through the Garden
written by Lynn del Sol
"Idiot Wind a conceptual sound installation by Russian artist
Galina Myznikova and Sergey Provorov was a not to miss. Deciding to
experiment by giving up the image altogether claiming touch is one
of the most primal of man's. Three halls were set up behind perforated
corkboards; behind which are machines creating wind and a bizarre
almost frightening wailing noise that completely surrounds you. The
dim light and the unexpected streams of wind disorientate the audience,
they in turn bum into each other and the walls scrambling for a way
out."
New
York Arts (NYARTS)
and Art Fairs International
James Westcott
"The Pavilions Russia did this the best. Galina Myznikova and Sergey Provorov built a windtunnel with the sound of ghastly-or operatic-moaning piped in along with the relentless, somehow primal torrent of air.
There was a warning on the door not to spend more than two minutes in the wind. Perhaps this was
as much to avoid trauma and madness as airborne diseases and headaches. Standing in the jet stream,
you instinctively close your eyes, and it's terrifying. "This is the Russian soul" my EastGerman companion informed me with relish.It wasn't quite a decent into hell, perhaps more like spinning around
uncontrollablyin purgatory, or being battered by a Siberian snowstormin the dead of night. Upon exiting this harrowing regionof the psyche, the blissful Italian sunshine and carefree fun of the Giardini seemed
totally alien, petty and naive."
Deutschlandradio
Kultur
"Naturmystik und Esoterik" Trends auf der 51. Biennale
Von Carsten Probst
"Idiot Wind" nennt sich eine Installation der Kunstlergruppe PROVMYZA
im russischen Pavillon, bei der das Publikum durch einen langen dunklen
Gang
geschleust wird, in dem einem gleichsam die Engel der Geschichteentgegenzuorgeln
scheinen, wahrend man von allen Seiten auf dunkel gluhenden Rohren
mit warmem Wind angeblasen wird, der womoglich direkt vom Paradiesher
weht. Ein Schild am Eingangwarnt aus gesundheitlichen Grunden davor,
sich dem Windkanal
langer als zwei Minuten direkt auszusetzen. Galina Myznikowa und Sergej
Proworow,
einer der beteiligten Kuratoren, erlautert das Konzept:
In diesem Projekt haben sie versucht, alles Sichtbare auszuschlie?en,
es gibt
nur diesen spezifischen Sound und den Wind und rundherum diese Dunkelheit.
Dadurch sollen die Besucher dazu gebracht werden, ihre Umgebung wirklich
im Inneren zu fuhlen, sie uber die Luft und uber die Haut aufzunehmen
und nicht, wie in der Kunst ublich,nur mit den Augen. Es ist auch
eine spirituelle Erfahrung, denn Wind ist ja kein sichtbares Objekt.
Der Titel der Installation "Idiot Wind" verweist auf die in der russischen
Tradition gelaufige Figur des "Narren Gottes",
der gottliche Weisheit besitzt und von der Gesellschaft fuer verruckt
gehalten wird:
eine etwas gewagte Deutung der Rolle des zeitgenossischen Kunstlers,
die aber offenbarden Bedurfnissen der gegenwartigen russischen Gesellschaft
durchaus entspricht."
I
giardini della biennale
Appunti di Giuseppe LEO sulla Biennale Arte 2005
(I padiglioni situati nei Giardini della Biennale
sono stati visitati il 2 luglio 2005)
"Nel padiglione russo. Cosa rende idiota questo vento che ti
investe, con intensita crescente, per gradi, via via che percorri
il 'tunnel performativo'? E' l'elemento 'performativo', fittizio appunto.
Sono le 'bocche d'aria' a vista, da cui essa viene espulsa. E' il
cartello, posto all'ingresso dell'installazione, che 'invita' a non
sostare per piu di due minuti alle prese col vento. Sin dall'inizio,
tutto e scontato, anticipato, pre-avvertito, idiota appunto. Anche
l'emozione del visitatore che mi precede e che emerge dal tunnel esclamando:
<
>: e idiota anch'essa.
Dalla recensione di Ljubov Saprykina :
Per gli artisti di Niznij Novgorod Galina Myznikova e Sergej Provorov,
abituati a lavorare nella zona attuale dello spazio pubblico, il problema
dell'interrelazione con i visitatori e priva di drammaticita. Per
gli autori il pubblico e un semplice fruitore di prodotto visual-informativo.
Il loro progetto pluriennale va pertanto collocato ai confini della
public art, della reclame, del design e del cinema sperimentale. Sentendosi
parte integrante della societa, essi cercano di trovarsene al di dentro,
tentando di combinare la posizione del personaggio-fruitore a quella
di un fine e freddo analizzatore, pronto a valutare criticamente la
situazione dall'esterno. Questo moto continuo dentro-fuori ispira
alla Myznikova e Provorov un lavoro aperto a progetti sociali, finalizzati
a proporre modi innovativi di comunicazione."
Blog-art
"A la 51e Exposition artistique qui se deroulera dans le cadre
de la Biennale de Venise, la Russie obligera les visiteurs a capturer
le vent avec leurs mains. Le projet selectionne pour presenter la
Russie - un espace aerosonique "Vent Magique", par Serguei Provorov
et Galina Myznikova - proposera au public de s'adonner entierement
a l'air. Une construction sophistiquee sur laquelle ont travaille
notamment des experts en physique et en maths soufflera sur le public,
avec l'application d'un "perpetuum mobile" et, comme le promettent
les artistes, eveillera en lui "des emotions metaphysiques complexes".
Kunst&Kultur
Kunst- und Kultur am Schnittpunkt von Management & Vision!
June 12, 2005
"Das fur den russischen Pavillon ausgewahlte Projekt - die Aero-Audio-Installation
"Zauberwind" der Kunstler Sergej Proworow und Galina Mysnikowa - fordert
das Publikum auf, sich dem Element Luft ganz hinzugeben. Eine sinnreiche
ingenieurtechnische Konstruktion, an der Professoren fur Physik und
MaMaterietik geFreiheitet haben, erzeugt den Wind, dieser umbraust
das Publikum mit dem Eifer eines Perpetuums Mobile und verursacht
bei ihm, wie die Kunstler versprechen, "komplizierte metaphysische
Erlebnisse". Der Griff zur aerodynamischen "Mystik" liege in der Bahn
der neuen Strategien der Weltkunst, versichern Proworow und Mysnikowa,
ein Ehepaar aus Nischni Nowgorod (Wolgaland). Sie appellieren an "des
Zuschauers sensorische und psychosomatische Perzeption". Im ersten
Abschnitt des Pavillons kann der Zuschauer frei den Wind beruhren,
ihn mit den Handen fangen, worauf er "von der wachsEndpunktn Energie
der Luftstrome immer abhangiger wird".
Ein "alternativer" Energiegenerator?"
Suomessa
Move to Finland for a moment
Sunday, August 21, 2005 La Biennale
Mladen
" I'd also like to point out aero and sound installation Idiot
Wind by the ProvMyza duet (Galina Myznikova and Sergey Provorov).
It's a series of dimly lit halls with varying degrees of wind force
which escalates to strong wind at the end of the last hall where a
small room is positioned. Ultimately this tactilely-aural experience
(the halls are lined with hidden speakers emitting various ambient
sounds) is the interplay between reflection on our immediate personal
space and playfulness of audience that actively participates and cocreates
this work. Idiot Wind is both contemplative and amusing at the same
time."
Il
gazzettino
Lunedi, 20 Giugno 2005
I PROTAGONISTI
Serena Masetto
"Equilibrio cosciente in uno spazio di instabilita e di frontiera,
dove i codici abituali dell'arte cominciano a vacillare, portando
l'artista a produrre nuovi oggetti e a fondersi col fruitore della
propria arte. E' cio che accade nell'installazione "Idiot Wind" presentata
nel padiglione russo della Biennale di Venezia, che si e inaugurata
lunedi scorso. Trovandosi in uno spazio aereo-sonico, chi visita l'opera
ne diventa il personaggio principale, e sperimenta il potere dell'arte
sulla propria esperienza psicosomatica. Se nella prima sezione del
padiglione il visitatore puo liberamente toccare il vento, acchiapparlo
con le proprie mani, in seguito egli diventa "dipendente" dall'energia
crescente dei flussi d'aria. Questo perche la forza della pressione
fisica genera emozioni complesse, mentre il minimalismo visuale del
lavoro (le stanze da visitare sono infatti quasi completamente buie)
crea sensazioni anche tattili di incredibile efficacia. Alla realizzazione
effettuale di "Idiot Wind", progettato dai giovani artisti russi Galina
Myznikova e Sergey Provorov, hanno contribuito tre ditte di Marca:
la "Gatto Ernesto" di Quinto (che da anni collabora con l'ex Urss
in numerosi progetti di lavoro e di cooperazione) che ha eseguito
e coordinato i lavori, la "Cepi" di Paese per i canali d'aria e l'"Eurogroup"
di Silea e Treviso per gli impianti elettrici, con l'appoggio logistico
della MonetaImpianti di Milano. Il visitatore che entra nelle stanze
semibuie del padiglione, e invaso e trascinato da ciclopiche masse
d'aria che lo spingono fino all'ultima stanza facendogli perdere la
cognizione dello spazio. Alla fine del percorso, gli spettatori diventano
parte attiva dell'opera, risultando proiettati in una scena tridimensionale
di incredibile effetto scenico, dove le coordinate, il tempo e lo
spazio non esistono piu ma l'orizzonte diventa un punto irraggiungibile.
Il processo di alienazione termina quando lo spettatore, avendo perso
la dimensione spazio-temporale di se ed avendo interrotto la propria
capacita di comunicazione usuale, diventa capace di intrappolare sensazioni
strane e mai provate. E' questa la novita dell'opera dei due giovanissimi
artisti russi, lavoro a cui ha contribuito in buona parte anche l'esperienza
e la professionalita delle tre ditte trevigiane."
Artmagazin.de
A.S.
"Beim Betreten des russischen Pavillons warden die Besucher von
einem Lueftchen Umwecht. Unter dem Titel "Idiot wind", der einem Song
von Bob Dylan entlehnt wurde, haben Galina Myznikova und Sergej Proworow
ein Naturphaenomen in den Innenraum geholt und als aero-akustische
Instalation auf das Publikum gerichtet. Anfangs noch ganz sachte und
freundlich, bringen bald heftige Windstoesse die Besucher ins Wanken.
Das Kuenstlerduo, dass sich Provmyza nennt, kommt aus Nischnij Nowgorod
und gehoert zur vitalen Kunstszene der legendaeren Handelsstadt. Ihr
Geblaese wird zum Gleichnis fuer den Wind, der gedreht hat: Erstmals
wurden bei der Auswahl fuer den russischen Pavillon nicht mehr nur
die ueblichen Verdaechtigen und grosse Namen aus Moskau oder Sankt
Petersburg beruecksichtigt. Kuratorin Liubow Saprikina, selbst aus
Nischnij Nowgorod stammend, scherzt ueber ihre Einsetzung als Angehoerige
von gleich drei Minderheiten: "Eine aus der Provinz, eine Frau und
eine Mongol-Tatarin"."
Harlech-biennale
June 2005
John Brown
"Two pieces in the Russian Pavilion also stayed in the memory.
The Idiot Wind installation eases the viewer into becoming its integral
subject. The viewer is transformed through the psychosomatic senses
activated by the blasts of wind felt blowing across the corridors
of the installation. The work takes control as a high tech minimalist
structure that the viewer walks through. Recalling in reflection the
mythical connotations of wind, air and elements to transform in alchemistry.
Too Long To Escape expresses through video the paradox of being within
reach of another human contact yet caught in an endless dilemma of
remaining distant."
Exibart
lunedì 27 giugno 2005
Valentina Tanni
"Servizi a parte, veniamo all'arte. Continuando il nostro percorso
tra gli elementi 'rilassanti' e 'freschi' di questa Biennale 2005.
Sorprendente è il susseguirsi di opere declinate sui temi acqua-aria-vento.
Se dell'edizione Bonami quasi tutti ricordano l'aria bollente sparata
dall'installazione di Micol Assael al padiglione La Zona -quasi una
cura omeopatica alla temperatura già folle dell'esterno- risponde
quest'anno, dal padiglione Italia, il freddo tunnel del vento di Miroslaw
Balka. Che con grandi ventole scompiglia capelli e vestiti. Pare insomma
che -senz'altro inconsciamente- molti artisti abbiano proposto delle
opere memori del Grande Caldo di due anni orsono. Ed ecco che pieno
di spifferi è anche il padiglione russo ai Giardini (Galina Myznikova
e Sergej Provorov, Idiot wind), che dopo un percorso "aereo-sonoro"
in ambienti dolcemente ventilati tramite fori nelle pareti, scaraventa
lo spettatore nell'occhio del ciclone, in mezzo ad un potente vortice
d'aria."
Megazin
za hakiranje stvarnosti
Marijan Crtalic
la Bienalle di Venezia - guzva arta i ljudi
"Desno od ulaza solidni i sofisticirani Svicarci, a do njih ludi
Rusi (Idiotski vjetar od Provmyza dueta) koji su isfurali neke prostorije
s vjetrovima raznih jacina. Kao, udes u mracnjikav uski prolaz iz
kojega te sa svih strana "peru" vjetrovi i dodes do prostorijice od
cca 2 metra kvadratna u kojoj te s obje strane "kupaju" buka i zajebano
jaki vjetrovi."
Le
Monde
Culture
Samedi 25 juin 2005
Philippe Dagen
Venise de notre envoye special
"Le pavillon russe est a moitie occupe par un sombre et long
couloir en contreplaque dans lequel le Provmyza Duet fait passer du
vent grace a un systeme de soufflerie systeme qui est aussi celui
dont Annette Messager se sert, plus subtilement mais apres bien des
scenographes, pour soulever le grand voile rouge de l'installation
principale de Casino."